Trasloco: come attivare il Contatore di Energia Elettrica
Prima di un trasloco sono tantissime le cose a cui pensare, ad esempio come attivare il contatore di energia elettrica. Infatti provvedere alle utenze della luce e del gas è indispensabile per poter godere di servizi basilari dell’immobile, come la luce e il riscaldamento. Farlo è semplice, ma è necessario seguire specifici passaggi per non sbagliare.
In primo luogo, bisogna informarsi sulla procedura da seguire secondo il proprio fornitore energetico o il distributore. In secondo luogo possono essere previsti determinati documenti per attivare il contatore di energia elettrica in modo corretto.
Ecco tutte le informazioni sull’argomento, come quando fare la richiesta, quali dati reperire e la guida passo per passo.
Quando richiedere l’attivazione?
Richiedere l’attivazione del contatore non è sempre necessario. Con questo termine si indica la prima attivazione di un dispositivo che non ha mai erogato energia, ma che è allacciato alla rete. Perciò la domanda va presentata quando il contatore non solo è presente nell’immobile o all’esterno, bensì deve essere anche collegato all’infrastruttura elettrica di distribuzione.
Al contrario, se non è presente un contatore oppure se è installato ma mai allacciato all’infrastruttura, l’attivazione non è il procedimento corretto. In questo caso bisogna optare per l’allaccio energetico.
Attivare il contatore di energia elettrica: guida passo per passo
Il procedimento per attivare il contatore di energia elettrica è semplice. Nonostante questo, alcuni dettagli potrebbero cambiare a seconda del fornitore o del distributore scelto. Quindi è consigliabile verificare gli eventuali dettagli sul sito ufficiale.
In generale, questa operazione può essere fatta online, presso l’area riservata dell’utente, o contattando il servizio assistenza clienti. Ad esempio, si può optare per il numero verde o un indirizzo di posta.
I documenti necessari per procedere a una prima attivazione del contatore energia sono:
- il codice fiscale dell’intestatario del contratto
- il codice POD o Eneltel del contatore
Oltre a queste informazioni, per attivare un contatore elettrico è indispensabile reperire la corretta documentazione sull’immobile. Infatti sono immancabili due moduli:
- l’attestazione del regolare possesso dell’immobile a cui si riferisce il contatore
- la regolarità urbanistica
Infine bisogna scaricare la documentazione prevista dal fornitore, come il modulo di richiesta presente sul sito ufficiale. In seguito a questo passaggio, si può procedere ad inviare il tutto all’azienda di energia elettrica.
Anche in questo caso le modalità di inoltro possono cambiare a seconda dello specifico fornitore, ma generalmente sono messi a disposizione i portali online, indirizzi email, numeri di fax o indirizzi di posta.
Le tempistiche e i costi di attivazione di un contatore energia
Le tempistiche di attivazione di un contatore di energia elettrica già esistente solitamente non superano i 7 giorni lavorativi. Difatti l’azienda si occupa della trasmissione della domanda entro 2 giorni e impiega massimo 5 giorni lavorativi per procedere ad attivare il dispositivo.
Inoltre i costi dell’attivazione di un contatore elettrico possono cambiare a seconda dell’azienda scelta. Ad esempio per una fornitura a mercato tutelato in totale la procedura costa 23 euro, mentre per il mercato libero la cifra può variare a seconda dei costi presenti nel contratto. A questo link sono presenti ulteriori dettagli.