E’ il prezzo medio di acquisto dell’energia elettrica nella borsa italiana dell’energia, e ne indica il prezzo italiano di riferimento. L’indice PUN è consultabile mensilmente al seguente indirizzo: mercatoelettrico.org/DatiSintesi.aspx nella tabella “Sintesi Mensile” alla voce “Prezzo d’acquisto” colonna “media”.
E’ il mercato in cui i clienti hanno liberamente scelto da quale venditore e a quali condizioni comprare l’energia elettrica. Nel mercato libero le condizioni economiche e contrattuali di fornitura sono concordate direttamente tra le parti e non fissate dall’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico.
Il prezzo dell’energia, sulla base del contratto di fornitura può distinguersi in monorario, biorario o multiorario. Il prezzo è detto monorario quando è lo stesso in tutte le ore del giorno; biorario quando varia sulla base di due differenti fasce orarie (F1 e F2+F3), multiorario quando varia per ognuna delle tre fasce orarie (F1, F2, F3).
Sono i prezzi unitari pagati dal Cliente per ciascun kWh di energia, kW di potenza o per unità di tempo (giorni, mese, anno).
Identifica il tipo di contratto a seconda che il punto di prelievo sia riconducibile ad:
“utenza domestica”, ossia a un Cliente che utilizza l’energia elettrica consegnata in un unico punto di prelievo (un solo POD e un solo contatore) per alimentare la sua abitazione (di residenza o meno) e le relative applicazioni (ad esempio le pompe di calore per il riscaldamento degli ambienti), i locali annessi o pertinenti all’abitazione, i punti di ricarica privata per veicoli elettrici e i servizi generali in edifici composti da massimo due unità immobiliari;
“utenza usi diversi” ossia a un Cliente che utilizza l’energia elettrica per usi diversi da quelli di cui al precedente punto (ad esempio per alimentare un negozio, un ufficio ecc).
DATI CONTRATTUALI
Il Codice d’uso si suddivide in:
BT/IP (Bassa Tensione/Illuminazione Pubblica);
BT/AU (Bassa Tensione/Altri Usi);
MT/IP (Media Tensione/Illuminazione Pubblica);
MT/AU (Media Tensione/Altri Usi);
AT/AA (Alta o Altissima Tensione).
Codice composto da sei cifre che identifica la proposta di contratto.
E’ la data da cui decorre la fornitura alle condizioni previste dal contratto, ovvero la data a partire dalla quale la fornitura di energia elettrica, in virtù dei contratti di dispacciamento e di trasporto, è in carico al fornitore che ha emesso la bolletta. Generalmente la data di attivazione non corrisponde alla data di firma del contratto, ma a quella di primo avvio della fornitura o alla data in cui avviene il passaggio da un fornitore ad un altro. Può riferirsi anche alla data da cui decorre un subentro o la voltura, o alla data di rinnovo del contratto.
Società che gestisce l’attività di distribuzione sulla rete elettrica locale.
E’ un codice alfanumerico (composto da 14 o 15 caratteri) che inizia sempre con IT e identifica in modo certo il punto di prelievo ovvero il punto fisico in cui l’energia viene consegnata dal venditore e prelevata dal cliente finale. Il codice non cambia anche se si cambia venditore.
E’ la potenza massima prelevabile, al di sopra della quale potrebbe interrompersi l’erogazione dell’energia a causa dello “scatto” automatico del contatore, se è presente un limitatore di potenza, altrimenti è la potenza massima prelevata nel mese. Per i Clienti con potenza contrattualmente impegnata fino a 30 kW la potenza disponibile corrisponde alla potenza impegnata aumentata del 10%. Nella bolletta la potenza impegnata e la potenza disponibile sono espresse in kW.
E’ il livello di potenza indicato nei contratti e reso disponibile dal fornitore (tecnicamente si parla di potenza contrattualmente impegnata). La potenza impegnata viene definita in base alle esigenze del Cliente al momento della conclusione del contratto, in funzione del tipo (e del numero) di apparecchi elettrici normalmente utilizzati. Per la maggior parte delle abitazioni, e quindi dei Clienti domestici, la potenza impegnata è di 3 kW. Nella bolletta la potenza impegnata e la potenza disponibile sono espresse in kW.
LETTURA E CONSUMI
L’autolettura è il dato che compare sul display del contatore ad una certa data e viene effettuata direttamente dal cliente finale che lo comunica al venditore, se quest’ultimo ha previsto questa possibilità. Leggi Modulo
Sono i kilowattora (kWh) fatturati nella bolletta per il periodo di competenza. E’ possibile che vi sia una differenza tra i consumi rilevati e i consumi fatturati che può dipendere dal fatto che ai consumi rilevati vengano aggiunti consumi stimati.
Sono i kWh consumati fra due letture rilevate o autoletture; sono pertanto pari alla differenza tra i numeri indicati dal display del contatore al momento dell’ultima lettura rilevata (o autolettura) ed i numeri indicati dal display del contatore al momento della precedente lettura rilevata (o autolettura).
Sono i consumi che vengono attribuiti in mancanza di letture rilevate (o autoletture), quando cioè nella bolletta sono indicate letture stimate. Tali consumi vengono di norma calcolati sulla base delle informazioni sui consumi storici del cliente a disposizione del venditore.
E’ il consumo di energia elettrica relativo a 12 mesi di fornitura ricavato in base alle informazioni sui consumi passati del cliente. Qualora non sia disponibile un dato effettivo si ricorre alla stima di tale informazione. Nel caso di nuove attivazioni, per cui non è disponibile un dato che copre un periodo di 12 mesi, il venditore deve indicare in bolletta che si tratta del consumo come rilevato o stimato dall’inizio della fornitura, sulla base dei dati a sua disposizione, denominandolo “consumo da inizio fornitura”; trascorsi 12 mesi dovrebbe essere disponibile il relativo dato effettivo. Per il settore elettrico il consumo annuo è ulteriormente suddiviso per ciascuna fascia oraria. (si veda descrizione della voce Fasce orarie)
E’ il contatore elettronico in grado di misurare l’energia consumata nelle diverse fasce orarie (F1, F2 e F3).
E’ il contatore elettronico che non ancora riprogrammato e quindi non in grado di misurare l’energia consumata distinguendo tra le diverse fasce orarie o ore della giornata.
E’ il contatore elettronico in grado di misurare l’energia consumata ora per ora.
E’ il contatore non elettronico che non è in grado di misurare l’energia né per singole fasce né per ora.
Sono periodi di tempo ai quali corrispondono diversi prezzi dell’energia. I contatori installati per la misurazione dei consumi di elettricità sono in grado di rilevare i consumi del cliente distinguendo la fascia oraria in cui questi avvengono. Le fasce orarie sono definite dall’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico e sono così suddivise:
Fascia F1 (ore di punta) Dal lunedì al venerdì: dalle ore 8.00 alle ore 19.00, escluse le festività nazionali.
li>
Fascia F2 (ore intermedie) Dal lunedì al venerdì: dalle ore 7.00 alle ore 8.00 e dalle ore 19.00 alle ore 23.00, escluse le festività nazionali. Il sabato: dalle ore 7.00 alle ore 23.00, escluse le festività nazionali.
li>
Fascia F3 (ore fuori punta) Dal lunedì al sabato: dalle ore 00.00 alle ore 7.00 e dalle ore 23.00 dalle ore 24.00. La domenica e festivi: tutte le ore della giornata.
li>
Fascia F2+F3 (o F23) Dalle 19.00 alle 8.00 di tutti i giorni feriali, tutti i sabati, domeniche e giorni festivi. Questa fascia oraria comprende cioè tutte le ore incluse nelle due fasce F2 e F3.
Per i clienti domestici serviti in maggior tutela i consumi sono distinti nelle fasce F1, come sopra definite e fascia F23, corrispondente alla somma delle fasce F2 e F3.
E’ l’unità di misura della potenza. Nella bolletta la potenza impegnata e la potenza disponibile sono espresse in kW.
E’ l’unità di misura dell’energia elettrica; rappresenta l’energia assorbita in 1 ora da un apparecchio avente la potenza di 1 kW. Nella bolletta i consumi di energia elettrica sono fatturati in kWh.
E’ l’unità di misura dell’energia reattiva.
E’ la lettura effettiva corrispondente al numero che compare sul display del contatore ad una certa data (data di lettura di norma coincidente con l’ultimo giorno del mese); viene rilevata direttamente dal distributore (di norma in modo automatico da remoto, senza la necessità della visita del letturista) che la comunica al venditore.
Con riferimento ad un determinato periodo, in mancanza di letture rilevate o autoletture nella bolletta può essere indicata una lettura stimata, ovvero una stima del numero che dovrebbe comparire sul display del contatore ad una certa data.
Il dettaglio delle letture e dei consumi è distinto nelle diverse fasce orarie (si veda la descrizione della voce Fasce orarie)
Indica che la bolletta contiene un ricalcolo di consumi o corrispettivi già fatturati in precedenti bollette. I ricalcoli si possono verificare nel caso:
si rendano disponibili le letture effettive ed i relativi consumi effettivi a seguito di precedenti bollette basate su letture stimate e relativi consumi stimati;
li>
di una modifica dei consumi dovuta ad esempio ad una ricostruzione dei consumi per malfunzionamento del contatore o ad un errore nel dato di lettura comunicato dal distributore;
li>
di una modifica dei prezzi applicati, ad esempio legati a specifiche sentenze del Tribunale amministrativo.
Il ricalcolo può dar luogo ad un saldo a debito o a credito del cliente. (si veda anche la successiva voce Ricalcoli)
Alcuni costi variano a seconda del livello dei consumi. Nel settore elettrico, i consumi fatturati vengono ripartiti in scaglioni sulla base del consumo medio giornaliero del cliente; alcuni corrispettivi infatti variano a seconda dei livello dei consumi. Ogni scaglione è compreso tra un livello minimo ed uno massimo (es: 0-1800 kWh; 1801-2640 kWh ecc).
Se ad esempio il consumo medio giornaliero del Cliente è di 8 kWh, il consumo medio annuo è di 8x 365= 2920 kWh, quindi verranno applicati al Cliente i primi 3 scaglioni. In particolare nella bolletta i suoi 8 kWh di consumo medio giornalieri saranno così ripartiti:
4.93 kWh nel 1° scaglione (1800/365);
2.30 kWh nel 2° scaglione (840/365);
0.77 kWh nel 3° scaglione (280/365).
Dove 1800 e 840 rappresentano l’ampiezza dei primi due scaglioni e 280 è la parte di consumo annuo che rientra nel 3° scaglione.
Lo Smart Meter è un contatore evoluto, dotato di una tecnologia “intelligente”, in grado di registrare da remoto i consumi di energia elettrica ad intervalli orari e quart’orari. Tali dati vengono periodicamente trasmessi dal contatore al distributore locale con lo scopo di garantire una corretta fatturazione e un monitoraggio dei consumi stessi.
Identifica la tipologia di contatore installato nel punto di prelievo (POD). Si distinguono contatori elettronici gestiti per fasce (EF), gestiti monorari (EM), gestiti orari (EO) e contatori tradizionali (T). La voce tipologia di contatore è presente in bolletta solo nel caso in cui il distributore abbia comunicato tale informazione al fornitore.
L’unità di misura dei consumi di energia elettrica è il kilowattora (kWh) e rappresenta l’energia assorbita in 1 ora da un apparecchio avente la potenza di 1 kW. Nella bolletta i consumi di energia elettrica sono fatturati in euro/kWh. I consumi di energia reattiva sono invece misurati in kVarh e fatturati in euro/kVarh.
VOCI PRESENTI NELLA BOLLETTA SINTETICA
Comprende gli importi eventualmente addebitati/accreditati al cliente finale per oneri diversi rispetto a quelli relativi alla Spesa per la materia energia, alla Spesa per il trasporto e la gestione del contatore e alla Spesa per oneri generali. A titolo di esempio, possono essere comprese nelle Altre partite gli interessi di mora, l’addebito/restituzione del deposito cauzionale, gli indennizzi automatici, i contributi di allacciamento, il corrispettivo CMOR (si veda la descrizione della voce Corrispettivo CMOR). A seconda della loro tipologia, tali importi possono essere soggetti ad imposta sul valore aggiunto (IVA).
È riferito a un cliente che utilizza l’elettricità per usi diversi (ad esempio per alimentare un negozio, un ufficio ecc.).
L’autolettura è il dato che compare sul display del contatore ad una certa data e viene effettuata direttamente dal cliente finale che lo comunica al venditore, se quest’ultimo ha previsto questa possibilità.
Comprende gli importi accreditati ai clienti che hanno richiesto il bonus. E’ uno strumento introdotto dal Governo e reso operativo dall’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico, con la collaborazione dei Comuni, per garantire alle famiglie in condizione di disagio economico un risparmio sulla spesa per la fornitura di energia elettrica. Il bonus sociale elettrico è previsto anche per i casi di disagio fisico, cioè per i casi in cui una grave malattia costringa all’utilizzo di apparecchiature elettromedicali indispensabili per il mantenimento in vita.
Sono i kilowattora (kWh) fatturati nella bolletta per il periodo di competenza. E’ possibile che vi sia una differenza tra i consumi rilevati e i consumi fatturati che può dipendere dal fatto che ai consumi rilevati vengano aggiunti consumi stimati.
Sono i kWh consumati fra due letture rilevate o autoletture; sono pertanto pari alla differenza tra i numeri indicati dal display del contatore al momento dell’ultima lettura rilevata (o autolettura) ed i numeri indicati dal display del contatore al momento della precedente lettura rilevata (o autolettura).
Sono i consumi che vengono attribuiti in mancanza di letture rilevate (o autoletture), quando cioè nella bolletta sono indicate letture stimate. Tali consumi vengono di norma calcolati sulla base delle informazioni sui consumi storici del cliente a disposizione del venditore.
E’ il consumo di energia elettrica relativo a 12 mesi di fornitura ricavato in base alle informazioni sui consumi passati del cliente. Qualora non sia disponibile un dato effettivo si ricorre alla stima di tale informazione. Nel caso di nuove attivazioni, per cui non è disponibile un dato che copre un periodo di 12 mesi, il venditore deve indicare in bolletta che si tratta del consumo come rilevato o stimato dall’inizio della fornitura, sulla base dei dati a sua disposizione, denominandolo “consumo da inizio fornitura”; trascorsi 12 mesi dovrebbe essere disponibile il relativo dato effettivo. Per il settore elettrico il consumo annuo è ulteriormente suddiviso per ciascuna fascia oraria. (si veda descrizione della voce Fasce orarie)
Il costo medio unitario della bolletta è calcolato come rapporto tra quanto complessivamente dovuto, al netto di quanto fatturato nella voce Altre partite, e i kWh fatturati. L’informazione consente al cliente una prima valutazione del costo medio della sua fornitura.
Attenzione: il valore del costo medio come sopra calcolato, non corrisponde al costo per kWh effettivo, in quanto risente della presenza tra gli importi a base del calcolo di quote fisse, espresse in euro/cliente/mese (o euro/POD/mese) o euro/kW/mese, e di corrispettivi differenziati per scaglioni di consumo, espressi in funzione del livello di energia consumata, oltre che della eventuale voce relativa ai Ricalcoli. (si vedano le descrizioni delle voci Quota fissa, Scaglioni e Ricalcoli)
Il costo medio unitario della spesa per la materia energia è calcolato come rapporto tra quanto dovuto per la voce Spesa per la materia energia e i kWh fatturati. L’informazione consente al cliente una prima valutazione del costo medio relativo alle diverse attività svolte dal venditore per fornirgli l’energia elettrica. Attenzione: il valore del costo medio come sopra calcolato, non corrisponde al costo per kWh effettivo, in quanto risente della presenza tra gli importi a base del calcolo di quote fisse, espresse in euro/cliente/mese (o euro/POD/mese), e di eventuali corrispettivi differenziati per scaglioni di consumo, espressi in funzione del livello di energia consumata. (si vedano le descrizioni delle voci Quota fissa e Scaglioni)
E’ la data da cui decorre la fornitura alle condizioni previste dal contratto, ovvero la data a partire dalla quale la fornitura di energia elettrica, in virtù dei contratti di dispacciamento e di trasporto, è in carico al fornitore che ha emesso la bolletta. Generalmente la data di attivazione non corrisponde alla data di firma del contratto, ma a quella di primo avvio della fornitura o alla data in cui avviene il passaggio da un fornitore ad un altro. Può riferirsi anche alla data da cui decorre un subentro o la voltura, o alla data di rinnovo del contratto. Tale informazione è presente nella prima bolletta ricevuta dal proprio venditore o in quella in cui sono applicate le nuove condizioni contrattuali.
Si tratta dei dati necessari per la fatturazione al cliente finale sia esso una persona fisica o giuridica. L’indirizzo di fatturazione è quello, indicato dal cliente finale, al quale viene inviata la bolletta e che non necessariamente coincide con l’indirizzo di fornitura, ovvero l’indirizzo cui corrisponde il punto.(si veda la descrizione della voce POD).
E’ il nome dato all’offerta commerciale relativa al contratto firmato dal cliente nel mercato libero.
E’ il caso di un contratto per una utenza domestica che utilizza esclusivamente una pompa di calore per riscaldare la propria abitazione.
È il caso di un contratto per “utenza domestica” riferito a un cliente che utilizza l’elettricità per alimentare:
i. la sua abitazione, di residenza o meno, e le relative applicazioni;
ii. i locali annessi o pertinenti all’abitazioneadibiti a studi, uffici, laboratori, gabinetti di consultazione, cantine o garage o a scopi agricoli;
iii. i punti di ricarica privata per veicoli elettrici.
L’ulteriore distinzione tra residenti e non residenti, effettuata in base alla residenza anagrafica del titolare del contratto di fornitura, è rilevante per l’applicazione di alcuni corrispettivi e importi della bolletta (in particolare per una minima parte degli importi relativi alla Spesa per la materia energia, per la parte relativa alla Spesa per il trasporto e la gestione del contatore, alla Spesa per oneri di sistemae per le Imposte).
E’ un’energia accessoria per il funzionamento degli apparecchi elettrici che non produce effetti utili e aumenta le perdite di rete. E’ evidenziata separatamente in bolletta se supera una certa soglia, perché può essere ridotta o annullata localmente con particolari accorgimenti impiantistici (condensatori di rifasamento). L’energia reattiva e misurata in kVarh.
Comprende le voci relative all’imposta di consumo accisa e all’imposta sul valore aggiunto (IVA). La bolletta riporta, oltre alla voce sintetica relativa al totale dovuto per imposte e accisa, un riquadro di dettaglio nel quale sono evidenziate:
– per le accise l’ammontare dei kWh cui sono applicate le singole aliquote
– per l’IVA la/e base/i imponibile/i e la/e aliquota/e applicata/e.
Indica il luogo fisico in cui viene consegnata l’energia elettrica.
Per i soggetti che hanno diritto al bonus sociale il venditore deve inserire in ciascuna bolletta nella quale è riconosciuto il bonus sociale (o una sua quota parte) l’informazione che la fornitura è ammessa alla compensazione della spesa e il mese e l’anno entro il quale il cliente dovrà effettuare la richiesta di rinnovo. (si veda anche la descrizione della voce Bonus sociale)
Il dettaglio delle letture e dei consumi è distinto nelle diverse fasce orarie (si veda la descrizione della voce Fasce orarie)
E’ la lettura effettiva corrispondente al numero che compare sul display del contatore ad una certa data (data di lettura di norma coincidente con l’ultimo giorno del mese); viene rilevata direttamente dal distributore (di norma in modo automatico da remoto, senza la necessità della visita del letturista) che la comunica al venditore.
Con riferimento ad un determinato periodo, in mancanza di letture rilevate o autoletture nella bolletta può essere indicata una lettura stimata, ovvero una stima del numero che dovrebbe comparire sul display del contatore ad una certa data.
E’ il mercato in cui i clienti hanno liberamente scelto da quale venditore e a quali condizioni comprare l’energia elettrica. Nel mercato libero le condizioni economiche e contrattuali di fornitura sono concordate direttamente tra le parti e non fissate dall’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico.
La bolletta riporta le modalità di pagamento a disposizione del cliente finale secondo quanto previsto dal contratto. Per il servizio di maggior tutela, fra esse vi deve essere almeno una modalità gratuita di pagamento della bolletta.
E’ un codice alfanumerico (composto da 14 o 15 caratteri) che inizia sempre con IT e identifica in modo certo il punto di prelievo ovvero il punto fisico in cui l’energia viene consegnata dal venditore e prelevata dal cliente finale. Il codice non cambia anche se si cambia venditore.
E’ la potenza massima prelevabile, al di sopra della quale potrebbe interrompersi l’erogazione dell’energia a causa dello “scatto” automatico del contatore, se è presente un limitatore di potenza, altrimenti è la potenza massima prelevata nel mese. Per i Clienti con potenza contrattualmente impegnata fino a 30 kW la potenza disponibile corrisponde alla potenza impegnata aumentata del 10%. Nella bolletta la potenza impegnata e la potenza disponibile sono espresse in kW.
E’ il livello di potenza indicato nei contratti e reso disponibile dal fornitore (tecnicamente si parla di potenza contrattualmente impegnata). La potenza impegnata viene definita in base alle esigenze del Cliente al momento della conclusione del contratto, in funzione del tipo (e del numero) di apparecchi elettrici normalmente utilizzati. Per la maggior parte delle abitazioni, e quindi dei Clienti domestici, la potenza impegnata è di 3 kW. Nella bolletta la potenza impegnata e la potenza disponibile sono espresse in kW.
Si tratta dei recapiti (ad esempio posta, mail, fax, numero telefonico) per il servizio guasti elettrici con cui segnalare guasti o malfunzionamenti. Si riferiscono alle imprese di distribuzione di energia elettrica, che sono responsabili per l’eventuale intervento.
Si tratta dei recapiti (ad esempio posta, mail, fax, numero telefonico) necessari per contattare il venditore di energia elettrica per ricevere informazioni o inoltrare reclami.
Indica che la bolletta contiene un ricalcolo di consumi o corrispettivi già fatturati in precedenti bollette. I ricalcoli si possono verificare nel caso:
– si rendano disponibili le letture effettive ed i relativi consumi effettivi a seguito di precedenti bollette basate su letture stimate e relativi consumi stimati;
– di una modifica dei consumi dovuta ad esempio ad una ricostruzione dei consumi per malfunzionamento del contatore o ad un errore nel dato di lettura comunicato dal distributore;
– di una modifica dei prezzi applicati, ad esempio legati a specifiche sentenze del Tribunale amministrativo. Il ricalcolo può dar luogo ad un saldo a debito o a credito del cliente. (si veda anche la successiva voce Ricalcoli)
La voce, che comprende gli importi fatturati a debito o a credito al cliente, è presente in bolletta solo se si sono verificati ricalcoli per:
– una modifica dei consumi dovuta ad esempio ad una ricostruzione dei consumi per malfunzionamento del contatore o ad un errore nel dato di lettura comunicato dal distributore; oppure
– una modifica dei prezzi applicati, ad esempio legati a specifiche sentenze del Tribunale amministrativo. (si veda anche la descrizione della voce Ricalcolo)
E’ il servizio di fornitura dell’energia elettrica a condizioni economiche e contrattuali stabilite dall’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico. Il Cliente domestico o le piccole imprese (PMI)1 sono servite alle condizioni di maggior tutela se non hanno mai cambiato fornitore, o se ne hanno nuovamente richiesto l’applicazione dopo aver stipulato contratti nel mercato libero con altri fornitori. Le condizioni del servizio di maggior tutela si applicano anche ai Clienti domestici e alle PMI che rimangono senza fornitore di elettricità, per esempio in seguito a fallimento di quest’ultimo.
1 Per piccola impresa o PMI si intende una impresa con meno di 50 addetti ed un fatturato annuo non superiore a 10 milioni di euro alimentata in bassa tensione (BT).
Comprende gli importi fatturati relativamente alle diverse attività svolte dal venditore per fornire l’energia elettrica al cliente finale.Per il settore elettrico comprende le voci relative all’acquisto dell’energia, al dispacciamento (il servizio che garantisce in ogni istante l’equilibrio tra la domanda e l’offerta di energia elettrica) e alla commercializzazione al dettaglio (legata alla gestione dei clienti) più eventuali importi fatturati relativi alle componenti dei meccanismi perequativi dei costi di approvvigionamento. Per i clienti serviti in maggior tutela che hanno attivato una modalità di addebito automatico degli importi fatturati ed ai quali viene inviata la bolletta in formato elettronico, la voce comprende anche l’applicazione dello sconto per tale formato di emissione. (si veda anche la sezione degli Elementi di dettaglio)
Comprende gli importi fatturati per le diverse attività che consentono ai venditori (sia sul mercato libero sia in maggiore tutela) di consegnare ai clienti finali l’energia elettrica da loro consumata. Corrisponde agli importi relativi ai servizi di trasmissione/trasporto, distribuzione e misura (ovvero lettura del contatore e messa a disposizione dei dati di consumo). Comprende anche gli importi fatturati relativi alle componenti di incentivazione e al recupero della qualità del servizio e ai meccanismi perequativi dei suddetti servizi. (si veda anche la sezione degli Elementi di dettaglio)
Comprende gli importi fatturati relativamente a corrispettivi destinati alla copertura di costi relativi ad attività di interesse generale per il sistema elettrico che vengono pagati da tutti i clienti finali del servizio elettrico. (si veda anche la sezione degli Elementi di dettaglio)
I clienti che hanno diritto alle condizioni di fornitura di maggiore tutela sono allacciati alla rete in Bassa Tensione ed hanno una tensione nominale di alimentazione di 220 Volt (monofase) o 380 Volt (trifase). Nella maggior parte dei casi le forniture domestiche sono a 220 Volt.
VOCI PRESENTI NEGLI ELEMENTI DI DETTAGLIO DELLA BOLLETTA
Questa componente, nel linguaggio tecnico denominata PPE, garantisce l’equilibrio tra i costi effettivi di acquisto e dispacciamento dell’energia elettrica destinata al servizio di maggior tutela e quanto pagato dai Clienti di quel servizio a partire dal 1° gennaio 2008. Non si applica ai Clienti con contratti del mercato libero.
Può essere addebitato al cliente dall’attuale fornitore a titolo di indennizzo a favore di un precedente fornitore, per il mancato pagamento di una o più bollette da parte del cliente stesso. Infatti, nei casi in cui un cliente risulti moroso nei confronti di un precedente fornitore, quest’ultimo può chiedere un indennizzo – il corrispettivo CMOR – secondo quanto stabilito dall’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico. In questi casi, nella bolletta compare la scritta: ”In questa bolletta Le viene addebitato per conto di un Suo precedente venditore il “Corrispettivo CMOR“, a titolo di indennizzo, per il mancato pagamento di una o più bollette. Per ulteriori informazioni su tale corrispettivo si deve rivolgere al precedente venditore o chiamare il numero verde 800 166 654. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito www.autorita.energia.it”. Il CMOR viene fatturato nella parte della bolletta relativa Altre partite.
Sono periodi di tempo ai quali corrispondono diversi prezzi dell’energia. I contatori installati per la misurazione dei consumi di elettricità sono in grado di rilevare i consumi del cliente distinguendo la fascia oraria in cui questi avvengono. Le fasce orarie sono definite dall’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico e sono così suddivise:
Fascia F1 (ore di punta) Dal lunedì al venerdì: dalle ore 8.00 alle ore 19.00, escluse le festività nazionali.
Fascia F2 (ore intermedie) Dal lunedì al venerdì: dalle ore 7.00 alle ore 8.00 e dalle ore 19.00 alle ore 23.00, escluse le festività nazionali. Il sabato: dalle ore 7.00 alle ore 23.00, escluse le festività nazionali.
Fascia F3 (ore fuori punta) Dal lunedì al sabato: dalle ore 00.00 alle ore 7.00 e dalle ore 23.00 dalle ore 24.00. La domenica e festivi: tutte le ore della giornata.
Fascia F2+F3 (o F23) Dalle 19.00 alle 8.00 di tutti i giorni feriali, tutti i sabati, domeniche e giorni festivi. Questa fascia oraria comprende cioè tutte le ore incluse nelle due fasce F2 e F3.
Per i clienti domestici serviti in maggior tutela i consumi sono distinti nelle fasce F1, come sopra definite e fascia F23, corrispondente alla somma delle fasce F2 e F3.
Gli oneri generali sono fissati per legge e vengono pagati da tutti i Clienti finali del servizio elettrico. Sono destinati alla copertura di oneri diversi:
componente A3: promozione della produzione di energia da fonti rinnovabili e assimilate;
componente A4: finanziamento dei regimi tariffari speciali;
componente A5: finanziamento delle attività di ricerca e sviluppo;
componente AS: copertura degli oneri derivanti dall’adozione di misure di tutela tariffaria per i Clienti del settore elettrico in stato di disagio economico e/o fisico di cui al decreto interministeriale 28 dicembre 2007;
componente UC4: copertura delle integrazioni tariffarie alle imprese elettriche minori;
componente UC7: a copertura degli oneri derivanti da misure ed interventi per la promozione dell’efficienza energetica negli usi finali;
componenti A2 e MCT: smantellamento delle centrali nucleari e misure di compensazione territoriale.
Una volta l’anno verrà indicato in bolletta il dettaglio di quanto pagato da tutti i Clienti per gli Oneri generali, così come pubblicato sul sito internet dell’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico.
Sono le dispersioni naturali di energia generate durante il trasporto dell’elettricità dalla centrale elettrica al luogo di fornitura. Sono fissate in modo convenzionale dall’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico pari al 10,8% dell’energia prelevata: cioè, se vengono immessi dalla centrale di produzione nella rete di trasportato per conto del fornitore 110,8 kWh di elettricità, nel Punto di prelievo (ad esempio nell’abitazione del Cliente), ne arrivano 100 kWh. Il prezzo dell’Energia può essere espresso al netto delle perdite di rete, o ricomprenderle. A seconda dei casi, le perdite di rete possono essere fatturate in bolletta con modalità diverse che non modificano il totale da pagare. Il prezzo dell’Energia fissato dall’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico è comprensivo delle perdite di rete.
Sono i prezzi che il cliente paga per ciascun kilowattora consumato, per ciascun kW di potenza o per unità di tempo (giorni, mese, anno).
Comprende tutti gli importi da pagare in proporzione al consumo di energia elettrica, è espressa in euro/kWh.
Comprende tutti gli importi da pagare in misura fissa, cioè indipendentemente dai consumi. Generalmente l’unità di misura è €/Cliente/mese.
E’ l’importo da pagare in proporzione alla potenza impegnata. L’unità di misura è espressa in €/kW/mese. Ad esempio se il Cliente ha 3 kW di potenza impegnata ed il prezzo unitario è di 0,4278 €/kW/mese, allora pagherà ogni mese 3×0,4278=1,28 €.
Alcuni costi variano a seconda del livello dei consumi. Nel settore elettrico, i consumi fatturati vengono ripartiti in scaglioni sulla base del consumo medio giornaliero del cliente; alcuni corrispettivi infatti variano a seconda dei livello dei consumi. Ogni scaglione è compreso tra un livello minimo ed uno massimo (es: 0-1800 kWh; 1801-2640 kWh ecc).
Se ad esempio il consumo medio giornaliero del Cliente è di 8 kWh, il consumo medio annuo è di 8x 365= 2920 kWh, quindi verranno applicati al Cliente i primi 3 scaglioni. In particolare nella bolletta i suoi 8 kWh di consumo medio giornalieri saranno così ripartiti:
4.93 kWh nel 1° scaglione (1800/365);
2.30 kWh nel 2° scaglione (840/365);
0.77 kWh nel 3° scaglione (280/365).
Dove 1800 e 840 rappresentano l’ampiezza dei primi due scaglioni e 280 è la parte di consumo annuo che rientra nel 3° scaglione.
Per Servizi di vendita si intendono le diverse attività poste in essere dal fornitore per acquistare e rivendere l’energia elettrica al Cliente finale; tra i corrispettivi fatturati al Cliente per tali servizi rientrano anche eventuali oneri di perequazione aggiuntivi. Nella bolletta gli importi da pagare per questi servizi vengono suddivisi in Quota fissa e Quota energia.
Comprende gli importi sostenuti per le attività di trasporto dell’energia elettrica sulle reti di trasmissione nazionali, di distribuzione locale e per l’attività di misura che comprende anche la gestione del contatore. Il livello della spesa per tali attività è definito dall’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico, sulla base di criteri uniformi su tutto il territorio nazionale, tenendo conto dei costi sostenuti per tali attività. Negli elementi di dettaglio i corrispettivi relativi a tali importi sono suddivisi in quota fissa, quota potenza e quota energia, quest’ultima differenziata per scaglioni di consumo.
Tale voce negli elementi di dettaglio è differenziata tra quota energia, suddivisa anche in scaglioni di consumo per i soli clienti domestici residenti,e quota fissa. Tale voce comprende tutti i corrispettivi relativi alle diverse attività di acquisto dell’energia elettrica, dispacciamento e commercializzazione al dettaglio svolte dal venditore per fornire l’energia elettrica al cliente finale. Per i clienti serviti in maggior tutela che hanno attivato una modalità di addebito automatico degli importi fatturati ed ai quali viene inviata la bolletta in formato elettronico la voce evidenzia, in detrazione della quota fissa, lo sconto applicato per tale formato di emissione. (si veda anche la sezione relativa alla Bolletta sintetica)
Tale voce negli elementi di dettaglio è differenziata tra quota energia e quota fissa. Comprende corrispettivi destinati alla copertura dei seguenti costi relativi ad attività di interesse generale per il sistema elettrico pagati da tutti i clienti finali del servizio elettrico: messa in sicurezza del nucleare e misure di compensazione territoriale; incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate; copertura delle agevolazioni tariffarie riconosciute per il settore ferroviario; sostegno alla ricerca di sistema; copertura del bonus elettrico (che però non viene pagato dai clienti cui è stato riconosciuto il bonus sociale); copertura delle agevolazioni per le imprese a forte consumo di energia; integrazioni delle imprese elettriche minori e promozione efficienza energetica. (si veda anche la sezione relativa alla Bolletta sintetica)
L’unità di misura dei consumi di energia elettrica è il kilowattora (kWh) e rappresenta l’energia assorbita in 1 ora da un apparecchio avente la potenza di 1 kW. Nella bolletta i consumi di energia elettrica sono fatturati in euro/kWh. I consumi di energia reattiva sono invece misurati in kVarh e fatturati in euro/kVarh.